Antonio Cabrini, 13 stagioni alla Juventus ma un finale di carriera a Bologna, ha parlato della sua esperienza sotto le Due Torri in una lunga intervista rilasciata al Resto del Carlino: "Ricordo che debuttammo proprio a Torino: 1-1, Marocchi per loro, Poli per noi. Avevamo una squadra tosta. In panchina c'era Maifredi, che aveva idee calcistiche innovative. Era talmente avanti erano di difficile realizzazione. Raggiungemmo l'ottavo posto che i valse l'accesso alla Coppa Uefa: l'anno dopo in Europa uscimmo ai quarti contro lo Sporting Lisbona, ma in campionato non riuscimmo mai ad ingranare. Dopo la retrocessione appesi gli scarpini al chiodo. Ero in spiaggia a Milano Marittima e mi chiama Valerio Gruppioni: Antonio, perché non fai il direttore generale? In società c'erano lui, Gnudi, e all'inizio Wanderlingh. Diciamo che erano tutto dei profili giovani, con poca esperienza, come me in quel ruolo, del resto".  

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 14 dicembre 2017 alle 11:21
Autore: BN Redazione
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