Dopo Maietta, tocca a Daniele Gastaldello rispondere alle domande del Resto del Carlino: "Com'era Mimmo a vent'anni? Pensa te, oggi mi sento l’esatto contrario: un vecchio giovane. Mimmo invece era un giocherellone e tale è rimasto. Perché io sono arrivato in serie A prima di lui? Per me resta un mistero che Mimmo sia arrivato a certi livelli così tardi. Un suo difetto? A volte è un po’ permaloso. La sua galoppata contro il Chievo? Gli è scattato il ginocchio. Un minuto prima aveva alzato la mano per dire alla panchina che gli faceva male. La mia girata di sinistro contro il Carpi? Quando l’ho rivista mi sono chiesto: ma sono io quello lì. La qualità che vorrei di Maietta? Di Mimmo vorrei la velocità. L'esperienza di un veneto a Crotone? Ho passato dei lunedì difficili: a vent’anni, nel giorno di riposo, il divertimento un po’ mi mancava. La mia squadra del cuore? L’Inter. Del resto in famiglia erano tutti interisti. ll difensore con cui vorrei far coppia? Dico Franco Baresi: da piccolo il modello era lui. La squadra che voglio battere? Azzardo: la Juve. Oltre al calcio mi piacel la pallacanestro. Cosa farò quando scadrà il contratto? Facciamo che ci penso tra un anno. Ma finché la gamba regge io continuo a giocare".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 29 marzo 2017 alle 10:28 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: BN Redazione
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