Il Bologna analizzato da Stadio non rischia di retrocedere, ma di veder fallire il progetto iniziato tredici mesi fa. Le colpe delle prestazioni e dei risultati sicuramente non all'altezza sono tante e riconducibili a più fattori: la rosa è imbottita di terzini destri (Krafth, Mabye, Torosidis) ma senza nemmeno uno che dia garanzie definitive e senza nemmeno un’alternativa a sinistra; è’ una squadra che convive con l’eterno problema del centrale difensivo e gli errori di Gastaldello e gli infortuni di Maietta non hanno aiutato in questo senso; l'allenatore, inoltre, non ha ancora deciso a chi affidare la regia tra Nagy, Viviani e Pulgar. Con lo stop di Verdi, infine, il Bologna ha perso il 50-60% delle sue potenzialità offensive diventando fragile, senza personalità e senza un leader. L'atteggiamento rinunciatario e l'incapacità di trovare soluzioni a partita in corso sono alla base dei mancati tiri in porta. Ecco, allora, che se dividiamo queste quindici giornate in tre tranche da cinque, la tabella di marcia è questa: dalla 1ª alla 5ª giornata 9 punti, 7 gol fatti, 9 subiti; dalla 6ª alla 10ª, 4 punti, 4 gol fatti, 5 gol subiti; dalla 11ª alla 15ª 3 punti, 3 gol fatti, 8 subiti. E’ la fotografia di una crisi vera e propria, come testimonia la media di 1,06 punti a partita, che, in automatico, porterebbe alla proiezione di 40 punti a fine campionato.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 13:20 / Fonte: Stadio
Autore: BN Redazione
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