Andrea Poli, leader del centrocampo rossoblù, ha raccontato al Corriere dello Sport la sua esperienza bolognese: cosa si aspettava, cosa si aspetta ora, cosa spera. 

“Il Bologna non sta cadendo in un baratro, non sta sprofondando. Non abbiamo i punti che meritiamo e i gol arriveranno.
Pure a me piacerebbe avere nove punti dopo tre partite ma non è così, e la negatività che si respira nell’aria fa male a tutti. Serve pazienza per giudicare questa squadra: in estate c’è stata una rivoluzione, alla prima contro la Spal 6/11 erano una novità. Dateci tempo.
Questa squadra lavora tanto e bene, si fa il mazzo: puntare il dito su un attaccante che non fa gol o su un centrocampista che sbaglia un passaggio non serve a niente; non vorrei che questo ambiente fantastico venisse rovinato da un pessimismo strisciante.” Su Inzaghi: “il ritiro è stato molto intenso, anche a livello di carichi: mai lavorato così tanto negli ultimi 10 anni. Ci dobbiamo abituare a un lavoro diverso, a schemi diversi, a un’intensità diversa. Qui ci sono tanti giocatori importanti, ma devono ancora ambientarsi. Il Bologna per me? Mi sento a casa. Sono convinto della scelta che ho fatto, della maglia di questo club. Sto bene ma non voglio accontentarmi: quando sono venuto quì si parlava di Europa e io ancora ci credo. Ci vorrà tempo, certe cose si sviluppano e prendono forma un po’ per volta, con il lavoro e con l’impegno”.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 13 settembre 2018 alle 12:03
Autore: BN Redazione
vedi letture
Print