Secondo l'edizione odierna della Repubblica, il Bologna ha dieci partite per non azzerare il progetto tecnico e salvare un contratto che vale a bilancio quasi 6 milioni di euro, contando al lordo gli ingaggi di Donadoni e del suo staff fino al 2019. Anche le ragioni di cassa impongono una virata netta in quest’ultimo tratto di campionato, storicamente il più difficile per il Bologna, che dal 2009-10 una volta soltanto ha accelerato, anziché diminuito, il ritmo di marcia dalla ventinovesima giornata all’epilogo. Quell’unico precedente appartiene a Stefano Pioli e ai suoi 51 punti, chimera sempre evocata e da allora mai più raggiunta. Per arrivare all’obiettivo, Donadoni dovrebbe aumentare del cinquanta per cento la sua attuale media punti da 1.17 a partita, che non è solo la media del campionato corrente, ma la sintesi di tutto il suo percorso rossoblù. Un’inerzia costante, quindi che rende l’impresa ardua, ma non ancora proibita dall’aritmetica. A spegnere voci di un possibile divorzio anticipato, nonostante un altro anno di contratto, basterebbe un bottino da 12-13 punti.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 15 marzo 2018 alle 10:55 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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